Certificazione

Si sto rallendando le pubblicazioni, anche se avevo scritto che mi ci sarei impegnato.

Rallentamenti che sono giunti dopo progetti piovuti un po' dal cielo, progetti che mi hanno fatto riflettere su l'utilità di certe cose, le certificazioni.

Certificazioni e titoli di studio

Fino a qualche anno fa non ero molto propenso all'utilità delle certificazioni, le consideravo un surplus che non aggiungeva molto alle varie esperienze che un professionista può accumulare nella vita lavorativa.

Solitamente non rendo noto il mio titolo di studio (laurea magistrale in tecnologie informatiche), perché in molti ambiti non aggiunge valore e certe persone invece li fa sentire in soggezione.

Alla fine del 2023 sono partite una serie di riunioni per definire un progetto e durante le riunioni la prima cosa che ho dovuto mettere in chiaro fu proprio il titolo di studio, in quanto questo forniva a chi partecipava e non aveva mai lavorato con me una sorta di garanzia che io sapessi ragionare su certe tematiche.

Da quel momento ho iniziato a riflettere su questo.

Arriviamo all'inizio del 2024, questa volta una riunione dal vivo e il secondo parthner tecnologico del cliente mi ha offerto gratuitamente di prendere una certificazione sui loro servizzi, non tanto per rendere il cliente più felice, ma per avere modo di poter lavorare con loro anch in un futuro, dando loro la possibilità di poterlo dire ai suoi clienti.

conclusioni

Sono sempre stato un convinto sostenitore che una laurea non sono certifica, ma da quel mindset (modo di pensare) che difficilmente lo si impara da autodidatta.

Da autodidatta si possno imparare tecnologie, si può imparare dalle difficoltà che si incontrano, ma non è paragonabile a quello che una università solitamente può offrire.

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